NonoNèno
Nèno è il diminutivo dialettale di Nazzareno, il nostro nonno materno con cui passavamo gran parte delle vacanze estive. Agricoltore “a tutto campo”, dapprima come mezzadro poi come piccolo proprietario, con la nonna gestiva anche una piccola stalla familiare con mezza dozzina di vacche da latte.
Nei suoi campi ha sempre coltivato insieme alla vite il prato erboso sottostante per le mucche. La coesistenza del vigneto e del foraggio era più facile con il sistema di allevamento della vite a belussera o a “raggi”, perché i filari molto più larghi di quelli attuali consentivano di lavorare agevolmente il fieno.

IoTomìo
Essendoci vari rami della famiglia Da Lozzo, il ramo che è sceso dalle vicine colline di Conegliano venne soprannominato Tomìo, per distinguerlo da quello rimasto in collina.
Il nostro nonno paterno, operaio di primo lavoro e agricoltore di secondo, aveva un piccolo terreno su cui coltivava la vite, con le varietà Glera, Merlot, Tocai, Pinot Bianco e l’immancabile Uva Fragola; si chiamava Luigi, soprannominato Io; da qui il nome IoTomìo.

LeMàbie
La parola amabile nel dialetto veneto (che in genere accorcia piuttosto che allungare, par no perder temp…) si abbrevia in Màbie. Essendo negli spumanti la tipologia Extra Dry più amabile, cioè con maggiore residuo zuccherino se confrontata col Brut (nel nostro caso NonoNèno) abbiamo pensato di chiamare la nostra bottiglie LeMàbie, “letteralmente” E’Amabile.

SullaRù
Nel comune di San Vendemiano, dove è situata la maggior parte dei vigneti che coltiviamo, si trova un appezzamento con un terreno molto particolare. Dalla superficie fino alla profondità di circa 60 centimetri la tessitura è argillosa con la presenza comunque di sassi di vario diametro, oltre tale profondità il terreno cambia ed è composto da sabbia di varia granulometria mista a sassi di mille diametri e forme, chiamato in dialetto Rù.
Questo impasto eterogeneo forma uno strato quasi impenetrabile ricchissimo di minerali che le radici della vite riescono a raggiungere ed assorbire, di qui la particolare sapidità dei vini. Da questo terreno otteniamo il Prosecco che è la base del nostro Prosecco Rosé DOC Treviso Brut.

AmiRèsi
Nei primi imbottigliamenti il nostro Pinot Grigio si chiamavano Rèsi, diminutivo del nome Teresa (una nostra zia materna). Con la registrazione a livello europeo del marchio si è reso necessario rendere il nome più complesso, abbiamo perciò concluso che l’aggiunta del prefisso Ami (nel coneglianese la parola dialettale Amia sta ad indicare la zia) facesse al caso nostro, da qui AmiRèsi.

LeMicèe
L’ultimo arrivato in famiglia nel 2023 è LeMicèe. Per rispondere alle numerose richieste dei nostri
clienti, abbiamo deciso di imbottigliare lo Chardonnay di una nostra vigna di lunga vita, poiché da
noi impiantata nel lontano 1999. Ma volevamo provare qualcosa di nuovo per l’occasione, perciò
abbiamo scelto per questo vino un passaggio in legno di rovere per 6 mesi, seguito da un taglio
con una parte affinata in acciaio. Da dove deriva il particolare nome LeMicèe? Da quello del
precedente proprietario del terreno, tale Michele detto Micèe. Forse non è immediato per chi non
è veneto … ma per noi è un suono che ci parla della nostra gente e di casa con allegria!
